Nel quadro delle politiche di contrasto al cambiamento climatico e riconversione ecologica dell’edilizia, no alla attuale legge urbanistica che aumenta il consumo del suolo e cancella la pianificazione urbanistica.
Dal 1975 ad oggi sono stati cementificati oltre 100.000 ettari di terreno regionale con conseguenze gravissime sull’ecosistema in cui viviamo e sul cambiamento climatico in corso. Arrestare il consumo di suolo, avviare politiche di recupero e riuso degli edifici pubblici e privati non è più rinviabile, e per questo vogliamo cancellare la legge regionale urbanistica approvata nel dicembre 2017 che esalta il privatismo e il liberismo immobiliare, cancella la pianificazione urbanistica, aumenta, anziché frenarlo, il consumo di territorio.
Ci impegniamo a proporre una nuova legge regionale urbanistica che si inserisca nel quadro delle politiche di contrasto al cambiamento climatico e riconversione ecologica dell’edilizia e si ponga l’obiettivo di delineare una nuova idea di città, affermare il valore della rigenerazione urbana, restituire la pianificazione urbanistica agli strumenti della democrazia.